#unbambinochecresce #unbambinochesceglie #perquantotempoancora
E’ finito il tempo in cui la mamma doveva correre ogni momento per slacciare bottoni, raccogliere cucchiai, mettere ordine, asciugare pavimenti, tirare su calzoncini, soffiare nasi, eccetera. Già a quattro anni il vostro bambino sa vestirsi e svestirsi da solo con un certo successo, pur senza raggiungere le vette della perfezione […] si lava i denti… mangiando metà del dentifricio e spalmandosi sulla faccia l’altra metà; pretende di uscire da solo, di andare dal giornalaio, e persino di attraversare la strada, rifiutando con sdegno e irritazione la mano offerta dall’adulto (“Il nuovo bambino” di Marcello Bernardi. Rizzoli 2013, I edizione 1972)
(Esperienza condivisa sulla pagina Facebook il 15 marzo 2018, qui con qualche aggiunta e rielaborazione)
Oggi è stato un giorno speciale, iniziato e conclusosi in modo speciale.
Ieri notte Luka ha dormito per una notte intera da solo, su su fino al mattino. Si è svegliato con un insolito buon umore, si è vestito da solo, proprio l’ha preteso, e subito ha chiesto di andare a fare colazione, senza alcuna lamentela delle sue solite per non andare all’asilo.
Dopo l’asilo abbiamo mangiato una torta, che appetito oggi!!! E poi abbiamo giocato un po’ nel parco, a rugby, con la sua piccola palla da “vero rugbista”. In macchina, per la prima volta, ha voluto allacciarsi la cintura da solo. Dopo un’estenuante lotta ce l’ha fatta. E mi ha guardato tutto orgoglioso e io ho ricambiato.
Prima di andare a nanna si è lavato i denti. Faccio per mettergli il dentifricio e lui mi blocca, deve farlo da solo!
Incomincio a sentirmi fuori posto, quasi d’impaccio, ma sento anche una grande gioia. E allora mi accontento di guardarlo.
Si mette il pigiama. Prima il sopra, con uno sguardo fiero, quasi da guerriero. Poi il sotto, sempre più fiero. E io lo guardo e starei ore a guardarlo.

E fin qui, avendo Luka 4 anni, forse non c’è molto da esaltarsi. Ma io sì, mi esalto, perché tutta questa autonomia in un giorno solo proprio mi esalta.
La vera sorpresa è prima di andare a letto.
“Papà! Oggi dopo i libri mi addormento da solo! Non devi leggermi le poesie”
!
?
“Sei sicuro?”
“Sì sì!”
“Benissimo, ne sono molto felice!” (succederà per davvero?)
[S]e al bambino si permette un libero sviluppo dei suoi naturali processi di evoluzione, egli diventa immediatamente un conquistatore. E la prima cosa che conquista è il senso delle proprie possibilità, cioè la soddisfazione di fare, cioè la sicurezza (“Il nuovo bambino” di Marcello Bernardi. Rizzoli 2013, I edizione 1972)
Giunto il momento rituale delle storie gli dico: “Oggi mi sembri tanto più grande e allora le storie le scegli tutte tu!”. Ci mette poco e ne sceglie tre, tre molto belle e molto diverse tra loro…
[T]utti dimenticano che il vero esperto in fatto di letteratura per bambini è il bambino […] egli sa trarre buon frutto da ciò che gli va in quel momento, da ciò che lo stimola in quel determinato istante (“Il nuovo bambino” di Marcello Bernardi. Rizzoli 2013, I edizione 1972)
Iniziamo con “Re Tigre“, scritto nel lontano 1927 da James Thurber e illustrato dalla contemporanea e geniale artista americana JooHee Yoon. Pubblicato nel 2014, in edizione limitata, da Orecchio Acerbo ed Else edizioni, questo libro è di una sconcertante attualità e riesce nel miracolo di raccontare e far comprendere la guerra a bambini molto piccoli. E, ciliegina sulla torta, fa un buonissimo odore (è stato stampato in serigrafia su carta ecologica!). È la storia di un tigre autoproclamatosi re della giungla. La sua prepotenza lo premierà con un regno deserto e nessun animale da assoggettare.

Dopo la guerra tra il tigre e il leone Luka vuole la storia di “un serpente verde con degli uomini” ma non la trova nella sua libreria e io sul momento non ricordo a quale libro si stia riferendo… Lui insiste…
“Ah quella di Crictor, il serpente buono!”, finalmente collego… (il capolavoro di Tomi Ungerer di cui potete leggere una bella recensione su Libri e Marmellata)
“Mi dispiace Luka ma quella era della biblioteca, l’ho dovuta riportare”.
E allora sceglie l’avventura di un serpente solitario alla disperata ricerca di qualcuno: un amico, un’amica, forse una fidanzata? Si tratta de “Il serpente tanto solo” di Armin Greder (qui in un’inedita veste di autore per bambini molto piccoli), pubblicato sempre da Orecchio Acerbo (che fortuna, Luka ama come papà questa casa editrice).

Si racconta della rocambolesca passeggiata di un serpente che proprio non riesce a trovare compagnia fino a che… non posso dirvi di più.
Luka ama ancora questo libro, come tutte le storie costruite con originalità sulla suspence creata dal giro di pagina e da una visione che inganna. Ama ancora questa storia nonostante sia, con le sue parole, “troppo corta per me adesso”.
E infine , dopo gli animali selvaggi, Luka sceglie un libro con un bambino protagonista, uno dei bambini più famosi della storia dei silent book: “Il palloncino rosso”, capolavoro assoluto di Iela Mari, nel catalogo Babalibri (prima edizione nel 1967 con Emme Edizioni). Un libro che non smette di incantarlo, anche, devo ammetterlo, per il modo in cui lo leggo. C’è qualcosa di magico dentro quella forma rossa che si trasforma e le parole escono sempre uguali come se fosse la cosa più naturale del mondo.
C’era una volta un bambino che si chiamava Luka. Un giorno iniziò a gonfiare un palloncino rosso. E gonfia e gonfia quel palloncino divenne molto grande e iniziò a volare…

“Bene Luka. Adesso allora spengo la luce e ti addormenti da solo, come vuoi tu”
“Possiamo leggere ancora una storia, una lunga? La scegli tu”
“Va bene. Sei stato così bravo oggi che proprio ti meriti una bella storia per un bambino che sta crescendo!”
Oggi mi sono sentita crescere:
ho visto le cose più basse di prima.
(Mirta, 7 anni)
“Il mondo bambino” a cura di Mario Lodi. Sonda 1991

La scelta cade ovviamente su “Una storia che cresce” di Ruth Krauss (testo) e Helen Oxenbury (illustrazioni), pubblicato nel 2017 da Il Castoro. Un’altra storia del passato (il testo originale risale al 1947), un’altra storia di rara bellezza, sia nelle parole che nelle illustrazioni. Uno dei nostri libri preferiti, un libro perfetto da leggere con un bambino mentre cresce, quindi per tanti tanti anni!
Lo leggo con grande trasporto ma pian piano, dentro di me, un pensiero strano si fa spazio… “Per quanto tempo ancora vivrò questi momenti, nel suo letto, come se fossimo un unico lettore?”
Oggi le nostre figlie, i nostri figli ci chiedono di legger loro le favole, le storie, ma arriverà un giorno in cui smetteranno di chiedercelo. E allora i rimpianti non saranno mai abbastanza (Matteo Bussola, durante la puntata “Il mondo spiegato con le favole” nella trasmissione radiofonica “I Padrieterni“, a cura di Federico Taddia e Matteo Bussola)

Chiudo il libro, bacio della buonanotte, vado per spegnere le luci ma…
Mamma è appena tornata e lui l’ha sentita!
“Papà, voglio addormentarmi con la mamma”
“Sei sicuro?”
“Sì”
Non ci rimango male. Penso che abbiamo ancora del tempo prezioso per questa intimità, un tempo lento che spero non passi troppo in fretta.

Anne-Margot Ramstein & Matthias Aregui. L’ippocampo 2014
Grazie Orecchio Acerbo Editore Babalibri Editrice Il Castoro per averci tenuto compagnia in questa sera speciale.
Grazie Luka, è una gioia immensa vederti crescere!