Uno come Luka

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Il piano di oggi, a Trieste, era di giocare a pallone nel parco, mangiare un gelato e anche le patatine. Insomma uno dei più classici e stereotipati con il papà… Ma dopo il gelato indico a Luka un grande edificio: “Sai che lì sopra, al quinto piano, c’è una grande libreria dove ho comprato tanti libri che abbiamo letto in questi anni?”… E penso, sì certo, ora Luka sacrificherà il tempo per il pallone per vedere dei libri!
Ci provo… “Luka, vorresti sceglierti un bel libro?”
“Sì sì sì, un libro nuovo!!!”, risponde lui.
Saliamo e appena entrati, per fortuna, di fronte a noi subito i grandi scaffali con tanti dei migliori albi illustrati delle migliori case editrici. L’imbarazzo della scelta… Per un bambino di 4 anni e mezzo, forse, troppa scelta.
Faccio così, ne prendo tre, con lui che mi segue e indica “Papà, guarda quello, io lo conosco, e quello, l’abbiamo letto quand’ero piccolo…”
Mentre faccio le mie scelte (ma come, non doveva scegliere lui?), Luka improvvisamente viene attratto dagli enormi cuscini dove di solito leggono i genitori ai loro piccoli. “Papà, guarda, dei mostri cuscini!!!”.
E fino a qui tutto bene, anche perché volevo proprio sedermi con lui per mostrargli le mie tre scelte e vedere se gli piacessero, e quindi chiedere a lui la parola finale. Ma dai cuscinoni mostruosi Luka viene fatalmente attratto dalle luci (la Luce!) e dagli squillanti colori del reparto Guerre Stellari e varie… “Papà, che bello questo libro, c’è anche un robot dentro!” (no, non è un libro ma un giornalino)…
“Luka, siamo qui per scegliere un bel libro, non un giocattolo… E le guerre stellari, i ninja, gli spider man, li vedi già nei cartoni, vero?”
Lo convinco e addirittura ci sediamo per sfogliare i tre libri (nella foto)… Facciamo ipotesi guardando le copertine, poi leggiamo le prime pagine di ognuno. E infine gli chiedo: “Quale ti piace di più?”, ricordandogli che può sempre ritornare tra gli scaffali (quelli dove ci sono i libri veri) e prenderne altri da vedere insieme. Ma niente, Luka ha scelto, è primo amore, “Uno come Antonio” di Susanna Mattiangeli (testo) e Mariachiara Di Giorgio (illustrazioni), pubblicato da Editrice Il Castoro.

Vi ho raccontato tutto questo perché mi interessa molto l’argomento della scelta dei libri. Scegliere noi adulti o incominciare a far scegliere loro? Io penso e so ormai con certezza che Luka sa bene cosa gli piace, e da ormai quasi due anni ogni volta che leggiamo a casa o portiamo libri in vacanza chiedo sempre a lui di scegliere. Ma le sue scelte si basano su una larga possibilità e una grande qualità determinate dal mio gusto. Il mio gusto è però sempre legato alla sua crescita, alla profonda conoscenza che ho della sua “enciclopedia narrativa”, all’intimo rapporto che insieme stiamo costruendo con e dentro i libri. E ovviamente il mio gusto di basa sul suo (ma vale anche viceversa).
Una cosa sento profondamente, che Luka si fida di me; mi piace pensare che pretenda che io scelga per lui le storie più belle e non quelle piene di effetti speciali scadenti e troppo rumorosi. Mi piace pensare che io possa aiutarlo a fare delle scelte per cui è ancora troppo piccolo, soprattutto quando scegliere significa farsi stupire, aprire gli occhi all’ignoto e alla bellezza e le orecchie al suono di parole che risuonano dentro la vera infanzia, non quella di cui ci ricordiamo noi grandi ma quella che vivono i nostri bambini, ora.
Mi piace aver dato la possibilità a mio figlio di scegliere, oggi, una storia bella come quella di Uno come Antonio, una storia che “è molto più di quel che sembra”, una storia che parla di UNO COME LUKA, un bambino che è un lettore, un figlio, un nipote, un cittadino, un terrestre o nessuno…
Uno come tanti altri bambini, uno che cambia di continuo, ama tante cose diverse, un bambino che cresce…

PS: a dire tutta la verità Luka avrebbe voluto almeno un altro libro di quei tre (ma non vi dico quale) e se proprio devo dirla tutta, io invece li avrei presi tutti. Ma a volte bisogna accontentarsi, e UN libro COME questo si merita l’esclusiva di un solo ma speciale acquisto 😉

Un pensiero riguardo “Uno come Luka

  1. Caro Piero, che bello averti conosciuto!
    In 4 giorni mi sono già immensa nel tuo mondo fra interviste e la scoperta di questo meraviglioso blog! anzi nel nostro mondo, quello di chi è appassionato davvero con quell’ entusiasmo scoppiettante che i libri di valore sanno scatenare.
    Io come sai sono mamma di Noa, 6 anni e Liel, 3, e ho iniziato questo viaggio senza ritorno quando ancora aspettavo la mia prima.
    Ora ho scoperto che si può leggere anche alla nascita, ma io non lo sapevo…lo sentivo dentro e basta.
    E fu cosi’ che iniziai a scegliere per lei all’inizio melodie e libri che favorissero la sua lallazione i primi mesi di vita, i libri fotografici (mia grande passione!) per il loro carattere fortemente mimetico, e storie che fossero non stereotipate, leggere, libere , scevre da pregiudizi e banalità.
    L’ aspetto iconografico ha guidano spesso bene le mie scelte, fino a quando, circa 1 anno fa, ho capito che lei era pronta, perché aveva maturato IL SUO GUSTO .
    Da allora io scelgo per lei all’ interno di un buon panorama e lei apprezza molto le proposte che le sottopongo. Certo non sempre! A volte mi guarda e mi dice: mamma, non lo sai che non mi piacciono i libri in bianco e nero? Pero’ davanti a certi capolavori, ci provo! 😉

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